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R3C al Convegno "CITTÀ, PAESI, COMUNITÀ NELLA STORIA URBANISTICA DELLA CALABRIA"


Convegno
CITTÀ, PAESI, COMUNITÀ NELLA STORIA URBANISTICA DELLA CALABRIA
Usi e riusi dei centri storici fra tradizioni mediterranee, modernità, rischi naturali e resilienza

Università della Calabria (CS), DINCI, Aula 41B 0A, Cubo 41B
Lunedì 5 maggio 2025


SALUTI ISTITUZIONALI (9.30 - 10.00)

PRIMA SESSIONE (10.00 - 13.00)
Andrea Longhi (moderatore), Polito
Il contributo delle discipline storiche per lo studio del patrimonio a rischio: l’esperienza di R3C
Marco Cadinu, Unica, Presidente Associazione Storia della Città
Caratteri delle architetture residenziali e delle forme urbane nel Mediterraneo medievale
Rosario Chimirri (curatore del convegno), Unical
Paesaggi, insediamenti, culture dell’abitare in Calabria: un millennio di storia
Emanuela Guidoboni, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Dip. Terremoti
Effetti dei terremoti nei centri storici della Calabria: sistema fisico e sistema socio-economico nel lungo periodo
Giuseppe Fortunato, Unical
I modelli digitali per lo studio e la lettura interattiva di architetture perdute. Il caso di Serra San Bruno
Antonio A. Zappani, Unical
Il ruolo del rilievo nella ricostruzione 3D della chiesa di San Domenico in Soriano Calabro
Discussione

SECONDA SESSIONE (15.00 - 18.00)
Rosario Ceravolo (moderatore), Polito
Rischio sismico dei centri storici calabresi, perdita del valore culturale e prospettive di resilienza del territorio
Alessio Cascardi, Unical
Nuove tecniche di consolidamento per manufatti in muratura mediterranea d’interesse storico-artistico
Brunella Canonaco, Unical
I borghi silenti della Calabria: conoscenza, conservazione e riuso
Roberta Lucente, Unical
Integrazioni e sinergie architettoniche fra edificati ‘cecchi’ e ‘nuovi’
Laura Greco, Unical
Gli uffici postali in Calabria (1974-1985). Innovazione tecnologica e funzionale per le comunità dei piccoli centri
Annunziata Palermo e Lucia Chieffallo, Unical
‘Ri-generati’ parametri di resilienza per differenti gradi d’urbanizzazione
Discussione e conclusioni


In Calabria, regione distante dai centri di potere, le architetture storiche, per motivi geografici, politici, culturali, volgono principalmente al popolare, in un ‘concerto’ a più mani concretato a partire dal Medioevo con esperienze bizantine, semitiche, nord europee e reciproci rapporti fra il mondo cristiano e quello musulmano.

In tale ambito periferico, ma non di margine, anzi di confronto nei molteplici influssi, rilevanti sono comunque le produzioni colte, dagli edifici religiosi, a quelli civili, militari, manifatturieri sino al facimento di complessi edilizi riecheggianti i caratteri architettonici e urbanistici del mondo classico, riscontrabili in particolare nelle ricostruzioni illuministiche successive al terremoto del 1783, intrise anche di soluzioni antisismiche, e nelle relative ripercussioni estese sino alla prima metà del Novecento, con cui, fra innovazione e memoria, si cerca di risolvere i problemi di ‘arretratezza’ del territorio, dando anche lustro alle nuove condizioni economiche.

Partendo da tale scenario, attualizzando le ricerche sulle relazioni tra architetture e urbanistica, studiandone sia i contenuti geometrico-compositivi sia le culture dell’abitare, si intravedono i problemi a cui tali centri vanno incontro.

Da qui l’orizzonte del convegno, che punta alla lettura del patrimonio insediativo da intendere come patrimonio delle comunità, ricomprendendone i valori della storia e ribadendoli con categorie attuali in società cambiate, individuando i punti di convergenza valoriale, i valori paesaggistici, quindi la loro conoscibilità, ma anche le vulnerabilità ambientali e socio-economiche dei sistemi territoriali e costruiti; il tutto per auspicabili sicurezze e accessibilità.

Attraverso competenze interdisciplinari, utili anche ad aiutare i tecnici operanti, ne potrebbe conseguire la costruzione di un modello di territorio, in un’ottica resiliente a lungo termine, trasformando i rischi in opportunità, focalizzando l’attenzione su brani di insediamento storico nei quali abitano ancora e sono propense a riabilitare numerose persone, fra precari stati di conservazione del costruito e riadattamenti non sempre adeguati.

Puntando all'integrazione del benessere e della qualità della vita come risorsa per il mantenimento del paesaggio urbano e rurale, soprattutto nell’ottica di un suo auspicabile migliore riuso, il convegno intende stimolare proposte di lettura dei valori architettonici e urbanistici storici calabresi, che saranno di certo utili alla definizione di interventi di conservazione rinnovati e programmi di rinascita, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.


Comitato Scientifico e Organizzatore

Marco Cadinu, Brunella Canonaco, Alessio Cascardi, Rosario Ceravolo, Lucia Chieffallo, Rosario Chimirri, Giuseppe Fortunato, Laura Greco, Emanuela Guidoboni, Andrea Longhi, Roberta Lucente, Annunziata Palermo, Antonio A. Zappani.


Crediti Formativi

Agli architetti e ingegneri degli Ordini di Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, che patrocinano il convegno, saranno riconosciuti 3 CFP per la prima sessione e 3 per la seconda.